Il vino della Val Polcevera, la cui produzione antichissima è confermata dalla “tavola bronzea” del 117 a.C., era sinonimo di Vino di Genova,
con un’eccellenza qualitativa che meritava un pontile dedicato al suo commercio già nel Duecentesco Porto Antico, proprio a Calata Cattaneo.
Un vino tanto apprezzato in Italia e all’Estero da essere fin d’allora destinato all’esportazione,
come ci racconta Gallesio nella sua “Pomona” del 1831.
Oggetto d’attenzione di poeti e letterati, fra cui il più noto Stendhal, che nel suo “Viaggio in Italia” si sofferma a decantare il Bianco di Coronata,
già allora sinonimo di eccellenza, ma a lui fecero seguito scrittori e poeti: il Caproni ci scrive di un “gottino di Coronata… tutto odoroso di zafferano e di cedro,
da una bottiglia lunga e gotica come una guglia”.